Esistono delle forti analogie tra gli esseri fantastici Sardi e quelli della tradizione celtica e in particolare Irlandese.
Ci siamo occupati in passato delle similarità tra le Panas e le Bean Sidhe, o sui vampiri sardi e quelli della Romania. In questo articolo mettiamo a confronto altri personaggi fantastici delle due isole.
S’Ammutadori è un vero e proprio incubo. Turba i sogni delle sue vittime causandone la paralisi. Svegliandosi queste non riusciranno ne a muoversi ne a parlare e non è raro che riescano a vedere il demone che le tiene bloccate a letto. I pastori ne avevano paura e talvolta evitavano di dormire durante le ore lavorative in cui le greggi pascolavano tranquille. S’Ammutadori poteva essere sempre in agguato, pronto a saltare sul loro petto rubandogli il respiro.
In alcune regioni dell’isola sarda, sopratutto Gallura e Logudoro, vengono descritti come folletti alti qualche spanna, riccamente vestiti ed estremamente burloni sopratutto nei confronti delle donne in età da marito. Sulla testa portano una serie di sette berrette rosse. La leggenda vuole che chiunque riesca a portar via al folletto una di queste berrette potrà scambiarlo con una delle pentole d’oro che questo custodisce.
Nella verde Irlanda si aggira il pericoloso “Uomo rosso”, il Fear Dearg. Lo scrittore [easyazon_link identifier=”B006YDFXT0″ locale=”IT” nw=”y” tag=”testo_art-21″]W.B. Yeats[/easyazon_link] lo descrive come alto la metà di un uomo, con berretto e mantello rosso, lunghi capelli grigi e viso rugoso. Ama riscaldarsi al focolare e la sua apparizione e portatrice di sventura. E’ reputato essere la causa di terribili di incubi.
Nella tradizione sarda sono tantissimi gli esseri fantastici creati sopratutto dalle mamme per tenere a bada i piccoli, per evitare che questi giochino nei pressi di luoghi pericolosi o escano di casa nelle assolate giornate estive. Possiamo citare Tziu Masedu, sa Mamma e’ su bentu, sa Mamma e’ su soli, Maria Farranca, Bobboi, sa Palpaeccia, Maria Puntaoru e tanti altri con la medesima missione: punire i bambini disobbedienti.
Le punizioni sono varie ma tutte terribili. Maria Puntaoru punisce i bambini ingordi aprendogli la pancia con uno spiedo, per portar via il cibo ingurgitato. Tziu Masedu è un vecchio burbero che punisce i bambini che non vogliono dormire mentre Sa Mamma e’ su bentu e sa Mamma e’ su soli, portano via i bambini che si aggirano per le strade nelle giornate ventose o particolarmente soleggiate.
Maria Farranca invece abita nelle fontane e nei corsi d’acqua, pronta ad afferrare con le sue mani adunche e quindi divorare i piccoli che si azzardano a giocare nelle vicinanze della sua tana. Altri nomi con cui è conosciuta sono Maria Branca, Mamma e su putzu.
Col nome di Bobboi si identifica un folletto malvagio e brutto che insegue e spaventa i bambini che non rincasano prima del tramonto. Se riesce a catturarli li infila in un sacco e con un coltellaccio che porta appeso alla cinta taglia a fette le prede per mangiarsele. In alcune zone della Sardegna viene associato al Diavolo.
Sa Palpaeccia è l’antagonista di Maria Puntaoru perchè le sue vittime sono i bambini che non vogliono mangiare. Di notte si introduce nelle camere dei piccoli e pone un pesante masso sulle loro pance.
In Irlanda e Scozia con il nome di Awd Goggie si identifica un essere demoniaco che mangia i bambini.
Vive in frutteti e boschi, in attesa di bambini disobbedienti che si aggirano tra gli alberi per rubarne i frutti. Nascosto nella sua tana, li ghermisce all’improvviso trascinandoli sottoterra in cui verranno divorati con calma.
Il Pooka invece si diverte terribilmente a staccare teste per giocarci a palla, e rapisce i bambini semplicemente per vederli piangere e spesso non disdegna di mangiarseli. Ha l’aspetto di una capra (il suo nome deriva dal celtico “pok”, capra), ma può manifestarsi nelle sembianze di un’aquila, di un toro o di un cavallo. In quest’ultimo caso si diverte a far salire sulla sua groppa gli umani per poi lanciarsi
in una corsa sfrenata, tra dirupi, rovi e acque gelide dei fiumi e laghi.
Nella nostra isola si dice sia preannuncio di una morte imminente sentire lo sferragliare di catene trascinate dal carro della morte.
Viene descritto in diversi modi: trainato da buoi inferociti o da cavalli senza testa, guidato da Lucifero in persona o dalla Morte. Era obbligo rimanere chiusi in casa per non correre il rischio di venire trascinati via.
In Irlanda troviamo il Dullahan, folletto spaventoso che conduce una carrozza nera trainata da cavalli senza testa. Percorre le strade facendo un gran baccano fermandosi davanti ad una casa. Se malauguratamente gli venisse aperto, getterà un bacile di sangue in faccia allo sventurato di turno, preannunciandone la morte.
I Dearg Dues sono i vampiri della tradizione celtica. Il loro aspetto non differisce dal normale aspetto umano come racconta la storia più famosa su questi esseri notturni. Una Bellissima donna che si suppose essere stata bruciata a Waterford risorse, ed utilizzando la sua avvenenza irretì alcuni uomini dissanguandoli a morte. Per uccidere queste creature spaventose occorre creare un cumulo di pietre sopra la
loro tomba.
Le donne vampiro sarde per eccellenza sono le Cogas (caratteristiche del paese di Villacidro) ma presenti con alcune analogie in tutta la Sardegna, dove prendono il nome di Surbiles o Surtoras. Destinate sin dalla nascita a diventare Cogas perchè ultime di sette figlie femmine, possono essere identificate perchè possiedono una piccola coda o una croce pelosa sulla schiena.
Possono condurre una vita all’apparenza normale ma la sete di sangue tradisce la loro vera natura che le spinge a introdursi nelle case a notte fonda per succhiare il sangue umano, sopratutto dai neonati non ancora battezzati.
Per scongiurare un loro attacco i rimedi sono diversi ma sostanzialmente si basano su una debolezza della strega-vampiro: non riesce a contare più di sette. Per questo motivo basta mettere vicino alla porta della camera da letto, o alla finestra una falce dentellata o un barattolo pieno di chicchi di grano. La strega passerà la notte a contare i dentelli o i chicchi, ricominciando da capo ogni volta sino all’alba, in cui dovrà abbandonare per forza la casa.
Altri metodi consistono nel posizionare sotto il letto un trepiede rovesciato o un indumento al contrario sul bordo del letto.
E’ curioso sapere che molte cogas non sanno di esserlo, mentre alcuni racconti affermano che è possibile, tramite alcune pratiche magiche, trasformarsi volutamente in vampiro.
Contrariamente alle Dearg Dues irlandesi, le Cogas sono delle mutaforma, potendosi trasformare in diversi animali e insetti, soprattutto mosche e gatti.
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