Una leggenda di Isili narra di un pastore e delle sue tre figlie. Le due più grandi godevano di ottima salute ed erano molto belle mentre la più piccola era sempre malaticcia, con la pelle bianca come il latte e freddolosa in qualsiasi periodo dell’anno. Proprio per questo motivo venne soprannominata “Friorosa“, cioè freddolosa.
[wpdm_package id=’8839′]
La sua salute precaria le impediva di compiere ogni tipo di lavoro e ciò la addolorava molto perchè non poteva rendersi utile alla famiglia, aiutando le sorelle nelle faccende domestiche, o aiutando il padre nei lavori con il bestiame.
Oltretutto, con la famiglia, abitava anche un giovane parente che le sorelle circondavano di attenzioni e un giorno Friorosa decise di non essere da meno e cerco di lavargli una camicia. Purtroppo, una volta toccata l’acqua gelata del pozzo, le mani gli fecero male per delle ore.
Qualche tempo dopo, la povera ragazza provò ad accarezzare il viso del giovanotto che si ritrasse velocemente al tocco freddo delle mani di Friorosa che imbarazzata scappò via. Si rinchiuse sempre più in se stessa, pregando per avere almeno un’occasione per essere utile alla famiglia e provare così un pò di gioia di vivere.
Un giorno d’estate, tutta la famiglia decise di recarsi in gita alla vicina chiesetta di San Sebastiano, in cui si trovava una fonte d’acqua. Camminavano allegramente, cantando e ridendo, ma dopo ore di marcia non riuscirono a trovare ne la fonte , ne al chiesetta.
Continuarono a cercare senza trovare la strada. Preoccupati ed affaticati a causa del gran caldo, si fermarono sfiniti.
Friorosa disse loro: “Andate a cercare un ruscello al quale attingere l’acqua. Io vi aspetterò qui: sono esausta”.
La povera ragazza era riuscita a sopportare più di quanto le consentissero le sue forze, per non rovinare la gita alla sua famiglia.
Appoggiò la schiena su un grande masso granitico e rivolgendo lo sguardo al cielo pregò di essere tramutata in una fresca fonte d’acqua: “Sono fredda come la neve, rendimi utile almeno stavolta. Fai che possa sciogliermi e tramutarmi in acqua, così potranno dissetarsi”.
Quando i familiari tornarono sfiniti alla roccia, trovarono una fonte che prima non avevano veduto. Bevvero l’acqua freschissima che sgorgava dal granito ma, quando cercarono Friorosa, non la trovarono.
Ancora oggi, c’è chi è disposto a giurare che, nelle campagne di Isili, da qualche parte, ci sia una fonte di acqua sovrastata da un masso di granito.