Siamo lieti di potervi presentare l’ultima fatica del nostro amico Alessandro Atzeni, “Gherreris: dai bronzetti alle statue di Mont’e Prama.”
Alessandro è stato più volte gradito ospite delle pagine di Contus Antigus sia in occasione di una intervista che gentilmente ci ha rilasciato che in occasione della scoperta di una tomba dei giganti nel territorio di Quartu S. Elena.
Collabora con l’associazione Memoriae Milites che da anni si occupa di rievocare i più svariati periodi della storia della Sardegna, in un connubio di didattica sul campo e pratica sperimentale.
Con il Gruppo Ricerche Sardegna si impegna nella salvaguardia del patrimonio storico dell’isola con attività di ricerca e divulgazione delle conoscenze della sua storia millenaria. Con gli altri componenti del G.R.S è co-autore di diversi volumi: “[easyazon_link identifier=”B008I03JKM” locale=”IT” nw=”y” tag=”testo_art-21″]La luce del Toro[/easyazon_link]”, Zigantes de Pedra Tomo I-II-III, che rispettivamente trattano di insediamento, architettura ed astronomia nuragica, Gigantes de Perdas, i nuraghi templi della luce.
Gherreris è il frutto di uno studio decennale sulla bronzistica e sulla statuaria nuragica, basato su un moderno approccio alla materia attraverso tecniche multidisciplinari e ricostruttive, che coniugano lo studio delle fonti archeologiche, la pratica delle arti marziali storiche, la rievocazione e l’archeologia sperimentale.
Attraverso un percorso strutturato in agevoli capitoli espositivi vengono esaminate e descritte minuziosamente tutte le varie e differenti componenti delle armature e delle armi dei guerrieri nuragici, analizzate sulla base di un attento studio dei bronzetti e dei Giganti di Mont’e Prama, e attraverso la ricostruzione e l’utilizzo pratico di tali reperti da parte di esperti marzialisti certificati e di cultori della materia.
Alla luce di questa peculiare metodologia di ricerca, vengono presentate una serie di teorie innovative riguardanti l’interpretazione delle minute statuine nuragiche in bronzo e dei Giganti scolpiti nella pietra, approdando a interessanti e affascinanti conclusioni sull’identità delle figure rappresentate: capi, guerrieri, eroi, gladiatori o perfino vittime sacricali?
Come combattevano gli arcieri nuragici raffigurati nelle statue in bronzo e in pietra? Perché alcuni erano dotati di uno strano pennacchio posto sulla schiena? Chi erano i cosiddetti “pugilatori”, come quelli famosissimi di Mont’é Prama? Perché questi atleti erano dotati di scudo? Queste sono solo alcune delle tante domande che nel libro trovano una risposta. Attraverso innovative metodologie di indagine l’autore accompagna il lettore alla scoperta di un mondo brutale ma affascinante: quello dei “guerrieri nuragici”.
Alessandro Atzeni (Dottore in Scienze Naturali) è autore di numerose ricerche pubblicate su riviste regionali e nazionali. Coautore di diversi libri di archeologia nuragica (della stessa casa editrice <<Gigantes de Perdas. I nuraghi: templi della luce, 2016>>).
Impegnato da anni nell’ambito della rievocazione storica con l’Associazione Memoriae Milites di Cagliari, si occupa della divulgazione della storia della Sardegna, mostrando in particolare gli antichi sistemi di fusione e lavorazione del bronzo.
Praticante di arti marziali storiche occidentali (HEMA), ha conseguito il titolo di istruttore UISP di tiro con l’arco dinamico.
Vive attualmente in Gran Bretagna, dove continua a svolgere le sue ricerche.
LA PRIMA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
ULTERIORI INFORMAZIONI
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Articolo della rivista Lacanas
Pagina della casa editrice Condaghes
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