Tra tutti i racconti orali che ci parlano di episodi con protagonista Zio Giarrette, questo è sicuramente uno tra i più noti e popolari.
Come abbiamo già più volte detto, era un uomo di buon cuore e generoso, ma non sopportava esser preso in giro.
Infatti, quando percepiva una mancanza di rispetto, era solito lasciare in “dono” un dispetto.
Una volta salì in paese in groppa al suo asino.
Legatolo, poi, ad uno degli anelli che a quel tempo sporgevano dalle pareti delle case, come tanti altri si mise a sorseggiare qualcosa al bar.
Un giovane sposo novello, non credendo nelle sue doti, cominciò a prendersi gioco di lui, con battutine che diedero vita a risate ed a sorrisi di scherno tra i bevitori.
Zio Giarrette, senza agitarsi troppo, pronunciò la sua sentenza: – Asa a bider qui tue con muzzere tua non bi drommis pius! (“Vedrai che non dormirai più con tua moglie!”) –
Il giovanotto rincarò la dose e continuò a deriderlo.
Ma il tempo passò, e il suo matrimonio divenne un inferno.
Fu così che, con il capo chino e pentito, lo spaccone andò a chiedere scusa all’anziano, il quale, vista la disperazione dello sposo, lo perdonò.
Pasquale Demurtas
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