Il museo è allestito nell’antica casa Loddo Campana. Gli ambienti sono distribuiti su tre piani, che individuano le principali sezioni tematiche del progetto museografico, in cui ogni sala espositiva è allestita in base alle proprie caratteristiche spaziali.
La collezione è composta non solo dagli oggetti di uso quotidiano tipici della zona, tra cui un antico forno, alcuni camini, l’ingresso con l’acciottolato e un grande arco in granito, ma è inoltre arricchita da pannelli esplicativi corredati da testi, immagini e commenti sonori o da filmati che integrano la conoscenza relativa ai temi trattati.
La storia rappresentata è quella della comunità fonnese e il percorso museale vuole illustrare il pastoralismo sardo come una “concezione del mondo”: l’immagine della partenza del pastore dalla sua casa e il carro esposto rimandano al viaggio, invitando il visitatore a seguire il pastore lungo il suo cammino
Nella prima sezione, localizzata negli spazi del piano terra, sono delineati i tratti salienti della organizzazione pastorale nomade e la specificità del sistema pastorale tradizionale sardo e barbaricino, con riferimento alla duplicità e stagionalità dei luoghi produttivi e di vita del pastore, alla scissione periodica della famiglia pastorale in due unità maschile e femminile, alla rigidità dei ruoli sessuali e sociali ascritti.
La successiva sezione presenta alcuni arredi della casa ben conservati che evocano atmosfere familiari, illustra le attività e i ruoli delle figure che garantivano la sopravvivenza della famiglia e la continuità del sistema pastorale. La zona della cucina, dove sono stati conservati due antichi forni, suggerisce un’immagine del passato ed espone oggetti dedicati prevalentemente alla panificazione, mentre in un altro ambiente si rimanda al lavoro contadino, artigianale e di cura, al lavoro femminile.
In una sala vengono illustrate le occasioni di cerimonialità, le feste sacre e quelle profane, gli abiti delle feste, su co’one de frores, sontuoso pane cerimoniale confezionato annualmente per la festa di San Giovanni, un quadro del pittore Giovanni Biasi dal titolo “Processione a Fonni” (1919 circa); una riproduzione sonora di canti e suoni del tempo festivo sottolinea i momenti di ritualità e di cerimonialità, esalta il valore della socialità e coralità.
All’ultimo piano dell’edificio trova spazio la sezione dedicata alla figura del pastore, ai luoghi di vita e di lavoro, al mestiere del pastore nel passato e nel presente, con uno sguardo al futuro. Si parla di perenne mobilità, di transumanza, di luoghi consuetudinari di percorrenza e di arrivo; si parla di relazioni pastorali, di solidarietà ma anche di vendetta. In una sala sono illustrati i lavori stagionali e le operazioni quotidiane.
Il percorso espositivo si conclude nella sala dove si parla dei cambiamenti recenti, della sedentarizzazione dei pastori barbaricini e dove ci si interroga sulle prospettive di sviluppo futuro, pastorale ma non solo; la postazione propone filmati delle attività artigianali nei laboratori di oggi, dove a partire da saperi tradizionali si valorizzano nuove risorse finanziarie e umane realizzando prodotti di vario tipo per il mercato interno ed esterno.
Vico Gennargentu 08023 Fonni (Nuoro)
Telefono: 07841876113
Apertura
Mattino: dalle ore 10.30 alle 13.00
Pomeriggio: dalle ore 15.00 – 17.30
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