Una delle cose che mi piacciono di più del vivere in una città come Cagliari, è che si ha la possibilità di arrivare velocemente sia nei luoghi di villeggiatura marina che in montagna.
Non abbiamo di certo le montagne alpine ma a pochi chilometri da Cagliari ci sono dei monti che secondo me sono splendidi.
Si tratta del parco naturale dei Sette Fratelli.
Questo ricade nei territori di Burcei, Castiadas, Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, San Vito, Sinnai, Villasalto e Villasimius per una superficie di quasi 60.000 ettari. Il parco è dominato da tre rilievi, tutti intorno ai 1000 metri: il Monte Genis (979 m), il massiccio di Serpeddì culminante con la Punta Serpeddì (1067 m) e il massiccio dei Sette Fratelli con Punta Ceraxa (1016 m).
Per quanto riguarda la flora, si possono trovare rigogliosi lecceti, corbezzolo, ginepro e mirto, mentre la fauna è composta da cinghiali, martore, lepri, conigli, gatti selvatici, l’aquila reale, il falco pellegrino e l’astore sardo, nonchè da numerosi esemplari di cervo sardo e il recente reintrodotto muflone.
L’area è morfologicamente molto varia e si possono trovare vertiginosi salti di roccia, pareti strapiombanti, gole selvagge scavate fra ripide pendici in cui domina la roccia granitica.
Arrivare alla foresta demaniale dei Sette Fratelli è molto semplice. Occorre prendere la strada statale 125 in direzione Muravera, quindi al Km 30, al valico S’Arcu e Tidu, svoltare a destra per accedere alla caserma forestale Umberto Noci (445 m s.l.m.), nella località Campuomu.
L’oasi si trova all’interno dei territori di Burcei e Sinnai e si sviluppa per circa 6.000 ettari.
All’interno sono presenti dei sentieri trekking ben tracciati e che offrono a chi li percorre, scenari di incomparabile bellezza.
Uno di questi è il Sentiero Italia. Questo è un lungo sentiero di oltre 4000 km che, con 350 tappe, che si snoda sull’arco alpino e sull’Appennino includendo anche Sicilia e Sardegna.
Dalla Cantoniera Campuomu il sentiero corre per i primi cinquanta metri in sede ampia e rettilinea. Segue poi il percorso dì una tubatura di acquedotto, guada il Rio Campuomu e si porta sulla riva opposta in corrispondenza di una cabina dell’acquedotto stesso. In salita, con qualche deviazione ben segnalata, si porta sulla rotabile (sbarrata al traffico motorizzato privato e a solo uso forestale) che porta ai ruderi del cosiddetto “Convento dei Sette Fratelli”.
Proseguendo oltre, dopo qualche chilometro di cammino si giunge al rifugio della forestale. Sarebbe interessante sapere se tale rifugio viene affittato dall’ente per i weekend, perchè a qualche decina di metri dallo stesso si trova lo splendido belvedere in cui la vista può spaziare, foschia permettendo, sino alla costa di Muravera.
Il sentiero è di estrema facilità, e l’unica cosa che potrebbe creare problemi lato fisico è unicamente la lunghezza del percorso, quasi tutto in salita. Ci sono dei panorami bellissimi, sia verso Burcei sia, una volta arrivati al belvedere, verso la costa.
La fatica è ben spesa solo per una sosta davanti ad uno splendido panorama.
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A presto
Alessio