Una lotta rituale antichissima, come dimostrano chiaramente alcuni bronzetti nuragici ritrovati presso il Monte Aresu di Uta, esposti al Museo Archeologico di Cagliari, dove sono rappresentati due gherradores, lottatori, che cercano di sopraffarsi e atterrarsi con la sola forza delle braccia.
Infatti la posa dei corpi nei bronzetti richiama in modo singolare la posizione che assumono i pastori sardi impegnati in s’Istrumpa, nella lotta.
(Nella foto in alto, la squadra sarda vincitrice dei Campionati Europei di s’Istrumpa 2003).
S’Istrumpa era diffusa in tutta la Sardegna, con qualche differenza nel modo di effettuare la presa, ed era ed è una competizione assolutamente pacifica, dove non si può colpire in alcun modo l’avversario.
Le occasioni per cimentarsi in questo rituale pacifico e solidale di s’Istrumpa, erano le rare occasioni di incontro come la tosatura, la trebbiatura e le feste campestri; e a partire dal Novecento, un’altra occasione per dimostrare la propria abilità nella lotta, era la visita di leva, dove tanti giovani provenienti da paesi diversi s’incontravano e si sfidavano a vicenda.
L’eco di quei combattimenti durissimi, ma leali, sono rimasti nella memoria della gente, e in ogni paese si raccontano le gesta quasi leggendarie dei propri campioni.
Per fare in modo che questa antica lotta non si perdesse nel tempo, alcuni appassionati di Ollollai (NU), hanno pensato di portare s’Istrumpa dalle campagne alle palestre, formando la Federazione de s’Istrumpa, che avvalendosi delle testimonianze degli anziani ha anche ricostruito un preciso regolamento dei combattimenti. Ed è così che s’Istrumpa è diventata un vero e proprio sport con numerosi appassionati ed atleti che lo praticano in tutta la sardegna.
Cronologia:
Dal primo torneo a livello locale svoltosi a Ollolai nel 1985, si arriva al primo campionato regionale nel 1989. Nel giro di pochi anni il torneo assume anche connotati nazionali. Nel 1994 si costituisce la Federazione de s’Istrumpa, ma è nel 1995 che avviene la svolta che nessuno avrebbe immaginato, con l’adesione alla Federazione Internazionale Lotte Celtiche (FILC) e la partecipazione ai Campionati internazionali in Bretagna (Francia). Nel 1997 c’è il riconoscimento ufficiale da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e la partecipazione ai Campionati internazionali della FILC di Lèon (Spagna). In quell’occasione Marino Columbu conquistò la medaglia d’oro nella categoria 68 kg., Nel 2000 si svolge il 12° campionato nazionale con l’adesione degli atleti delle Societá affiliate di Oliena, Villagrande, Urzulei, Tertenia, Lanusei, Arzana. Nel 2003 Ollollai viene scelto come sede del Primo campionato Europeo de s’Istrumpa, dove la Sardegna conquistò la medaglia d’oro a squadre, con l’aiuto del pisano Stefano Di Puccio e il napoletano Carlo Scognamiglio, entrambi primi nelle rispettive categorie 100 e +100 kg. (le società sarde non avevano atleti per queste categorie), con il primo posto di Marco Columbu nella categoria 62 kg. e con gli ottimi piazzamenti degli altri atleti sardi; per finire nel 2005 col 16° campionato nazionale sempre ad Ollollai.
Regolamento di s’Istrumpa
Gli atleti sono divisi:
– per età (Senior, Junior)
– per peso (Leggeri, Medio – Leggeri, Medi, Medio – Massimi, Massimi)
Classi e categorie di peso
Senior (18 – 50 anni) Junior (15 – 18 anni)
Sino a 62 kg Sino a 55 kg
62 – 68 kg 55 – 62 kg
68 – 74 kg 62 – 68 kg
74 – -81 kg 68 – 74 kg
oltre 81 kg oltre 74 kg
Durata del combattimento
La durata del combattimento è di tre riprese di tre minuti ciascuna con un minuto di intervallo.
Inizio e fine del combattimento
– Il combattimento inizia e termina con il fischio dell’arbitro.
– Prima del fischio, al via dell’arbitro, i lottatori assumono la seguente posizione: in piedi, uno di fronte all’altro, la presa avviene portando un braccio sotto l’ascella e l’altro sopra l’omero – spalla dell’avversario, la guancia destra sfiora quella opposta, una mano impugna l’altro polso dietro la schiena dell’avversario in modo da stringerlo saldamente.
– Se i due lottatori non trovano intesa sul lato di appoggio per la presa si procede all’alternanza e quindi al sorteggio.
– La presa deve essere “A POLSO” o “SULLE DITA” e non è consentita altra forma di presa (alla cintura, ai pantaloni) né combattere lasciando la presa.
– E’ fatto divieto di colpire l’avversario con qualsiasi parte del corpo, pena la squalifica.
– E’ consentito fare ricorso a qualsiasi tecnica di gamba, trazione, spinta frontale o laterale, nonché sollevare da terra, ruotare e proiettare l’avversario al suolo; sono escluse le proiezioni all’indietro.
– La vittoria viene assegnata con tre atterramenti validi su cinque.
– L’atterramento è considerato valido quando uno dei contendenti viene messo col dorso a terra. L’atterramento è valido anche se viene effettuato in modo diverso, purché l’altro si trovi chiaramente al di sopra o anche in piedi rispetto all’avversario.
– Nell’istante in cui uno o entrambi i contendenti finiscono a terra il combattimento viene interrotto col fischio dell’arbitro. Il concorrente che non rispetta tale norma, continuando il combattimento a terra, viene ammonito.
– Qualora, alla fine della terza ripresa, non ci sia stato atterramento valido, l’arbitro, sentito il parere dei giudici, assegnerà la vittoria al concorrente che abbia espresso più combattività e al concorrente che non abbia subito richiami ufficiali.
I concorrenti devono calzare scarpe ginniche.
vedi anche: s’Istrumpa
Paolo da Ozieri http://www.webalice.it/ilquintomoro