Qualche giorno fa una iscritta al nostro gruppo su Facebook ci ha chiesto informazioni su una leggenda che circola su una bella casa padronale a Villanovafranca. Riportiamo l’articolo apparso su un quotidiano nel lontano 2007 ed aggiungiamo una testimonianza di prima mano di una persona che ha frequentato quella casa. Buona lettura.
La gente mormora:”Costruita con le pietre di un convento”
A vederla da fuori sembra veramente una casa stregata.
Finestre sbarrate, cornicioni pericolanti, erba alta nel giardino.
Eppure è una bella casa.
Costruita oltre un secolo fa in via La Marmora a Villanovafranca, è una di quelle solide dimore padronali con giardino che, normalmente, fanno la fortuna del loro possessore.
Ma, per il paese, una maledizione graverebbe sulla villa e su chi vi dimora.
Prove, ovviamente, non ce ne sono ma per alimentare la sinistra leggenda basta la considerazione che gli ultimi tre proprietari sono tutti morti prima del tempo (sempre che esista un tempo preciso per andare all’altro mondo). E la leggenda è tornata a galla dopo l’arresto a Pescara di Carlo di Filippo Antonio, figlio di uno dei vecchi proprietari, finito in carcere per una storia di abusi sessuali.
LA LEGGENDA
A Villanovafranca non tutti credono alle streghe. Ma, tra vedere e non vedere, ora che la casa è in vendita nessuno si fa avanti per acquistarla. Con grande disappunto dell’ultima proprietaria, Lucia Sionis, vedova di Lucio Melidoro, che ora vive in provincia di Bergamo.
“Gli anziani raccontavano che la palazzina era stata costruita con le pietre di un convento“, racconta Virginia Uda, 81 anni. Altri aggiungono che erano state usate anche le pietre dell’altare. Da qui la storia del sacrilegio e della maledizione.
LA STORIA
La serie delle morti sospette inizia negli anni ’30. Maria Paderi sposa il maresciallo Medda: gestivano un frantoio e una macina per il grano in via La Marmora. Il carabiniere muore nel 1942. Tre anni dopo la Paderi sposa Giuseppe di Filippo Antonio, originario di Pescara e militare a Sanluri e da alla luce due figli. Uno è Carlo, finito in manette.
L’azienda fallisce nel 1962 e lo stesso anno Giuseppe muore. Stessa sorte per Lucio Melidoro, pochi mesi dopo aver acquistato la casa con la moglie Lucia Sionis.
LE VOCI
Ancora la maledizione. Dopo la notizia che di Filippo Antonio era stato arrestato, in paese non si è parlato d’altro, “Le persone che hanno vissuto nella casa erano nobili e gentili – ha concluso Uda – ma la leggenda è stata sempre raccontata“. ” Non ci credo – ha aggiunto Giuseppe Ledda, 82 anni – i proprietari erano malati e l’azienda è fallita per cattiva gestione“.
IL SINDACO
“Purtroppo nessuno vuole acquistare quella casa – si rammarica il sindaco Daniela Figus – speriamo che sia superata questa congettura e la casa venga sistemata“. Ma neppure il comune ha in animo di comprarla, sarà per paura delle streghe?
PARLA LA VEDOVA
“Non capisco perchè la gente crede ancora a queste dicerie prive di ogni fondamento“.
Così commenta Lucia Sionis, 65 anni, proprietaria della casa di Villanovafranca, sulla quale grava la leggenda delle streghe.
Leggenda che terrorizzerebbe gli interessati all’acquisto della villa con giardino di mille metri quadri.
“Sembrerebbe ci sia un acquirente disposto – aggiunge la vedova con un sospiro – speriamo sia la volta buona“.
La donna smentisce con fastidio il racconto popolare. “Mio marito – spiega – soffriva di un tumore, questa è la vera causa della morte. Non capisco perchè la maledizione non si sia abbattuta contro le persone che in questi anni si sono introdotte nella nostra casa. Hanno distrutto porte e finestre e hanno fatto razzia di tutto“.
Da almeno dieci anni la donna non è più tornata tra quelle mura.
“Ho dovuto abbassare il prezzo dello stabile ad 85 mila euro, praticamente regalata – conclude la vedova – e ora spero proprio che qualcuno si faccia avanti per acquistarla“.
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Abbiamo tra i nostri iscritti la figlia della signora Lucia la quale ci ha raccontato che a parer suo la casa aveva una “buona energia”.
Nonostante questo correva voce che uno dei figli dei precedenti proprietari, quando ancora era in funzione il panificio, si occupasse di “magia nera”. Le persone che non gli erano tanto simpatiche correvano il rischio di vedere trasformato il pane acquistato in “rane”.
Una volta acquistata la casa da parte del signor Melidoro, all’interno vennero ritrovati molti vecchi libri, anche di un certo valore. Alcuni di questi, scritti in latino, pare riportassero formulari per malefici.
Purtroppo la casa è stata visitata più volte dai ladri e da vandali e molti libri sono spariti, così come porte, finestre e le vecchie tegole del tetto.
Dopo il 2008 i Carabinieri di Sanluri chiamarono la famiglia Melidoro per avvisare del fatto che delle persone stavano vivendo abusivamente nella villa. La decisione di vendere però si è scontrata con la ormai consolidata diceria popolare della casa stregata e maledetta.
Dietro la villa effettivamente è presente una chiesa sconsacrata, dalla quale si dice siano stati presi materiali da costruzione. Probabilmente la chiesetta è stata restaurata e nuovamente consacrata.
Dopo lunghi anni è stato trovato un acquirente e la casa risulta abitata. Chiunque ha notizie in merito può scriverci a info@contusu.it.
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