“Ti fazzu una mazzina!!!” – Ti faccio un maleficio”. Una brutta minaccia…
La cosiddetta “mazzina” è uno strumento usato dalle fattucchiere o bruscias, per far del male a distanza ad altre persone. Il funzionamento è simile a quello utilizzato con le bamboline voodoo, quindi siamo in presenza di quella che viene chiamata “magia simpatica”, ma le mazzine non hanno solo una forma antropomorfa.
Si sono viste mazzine create utilizzando piccoli animali, come lucertole, oppure pacchetti con spilli e oggetti della vittima.
Questi oggetti hanno il solo scopo di accrescere il potere di chi fa il maleficio, perchè come in tutti gli incantesimi, il motore che li fa agire è la volontà di chi opera.
Quest’ultimo è in grado, non si sa con quali pratiche magiche, di trasferire questi feticci in posti apparentemente assurdi, per lo più all’interno dell’abitazione della vittima. Assurdi per il semplice motivo che sono state trovate mazzine all’interno di muri, sotto pavimenti, all’interno di cuscini o mobili in cui nessuno avrebbe potuto inserirle.
Molto spesso le fatture vengono fatte su oggetti appartenenti al malcapitato di turno, , come catenine o gioielli vari. Esiste anche la possibilità che alla vittima venga fatta ingerire direttamente la “mazzina” con il cibo, come nel caso di una signora di Quartu, la quale al seguito del fatto ha dovuto subire anni di esorcismi.
Questo perchè la mazzina non si limita solo a portare malesseri fisici alla vittima, ma può essere in grado di scatenare su questa la possessione diabolica. Presumo che la differenza possa dipendere dalla “potenza” della fattucchiera ma non ne sono molto convinto.
Come si tolgono le mazzine?
Ci sono delle persone particolarmente sensitive che, appunto, “sentono” dove si trovano gli oggetti nefasti, e tramite particolari riti e preghiere riescono a neutralizzarne gli effetti, talvolta facendo tornare indietro alla “mazzinera” il male procurato.