Il mattone di argilla crudo, anche conosciuto come “ladiri“, è un elemento chiave per la costruzione delle case rurali nell’hinterland cagliaritano. Questo materiale è stato utilizzato per realizzare le murature portanti degli edifici in Sardegna, e le sue origini risalgono ai Caldei e agli Egizi attorno al 4000 a.C.
Nelle città di Uta e Assemini, il mattone crudo ha dimostrato di avere caratteristiche diverse a seconda delle sue origini e composizione. Ad Uta, il mattone ha dimensioni di 40 x 25 x 9 cm e viene realizzato con un impasto di paglia e argilla “isca“, ricca di humus. Al contrario, a Assemini il mattone ha dimensioni di 40 x 20 x 12 cm per le murature del piano terreno e 38 x 18 x 12 cm per il primo piano e altri piani sopraelevati. Quest’ultimo è realizzato con un impasto di paglia e argilla “gragori“, che contiene intrusioni di minuscoli ciottoli di fiume.
La preparazione
La preparazione del mattone di argilla crudo avviene durante i mesi più caldi, da giugno a agosto, per garantirne un essiccamento ottimale. L’impasto viene preparato in un’area vicina all’edificio che si intende costruire, e viene lavorato nel pomeriggio con l’aiuto di una zappa. Una volta che l’impasto è pronto, viene inserito nella “sestu”, una blocchiera artigianale in legno o ferro, per essere modellato e successivamente lasciato essiccare al sole.
Il Mattone di Argilla Crudo di Uta
Il mattone di argilla crudo usato a Uta ha dimensioni di 40 x 25 x 9 cm e viene realizzato con un impasto di paglia e argilla “isca”, ricca di humus. Questo tipo di argilla è molto grassa e friabile, rendendolo più suscettibile a lesioni. Il mattone di Uta viene utilizzato per le murature portanti disposto di piatto e “di testa”, mentre viene utilizzato per i tramezzi disposto di coltello.
Il Mattone di Argilla Crudo di Assemini
Ad Assemini, il mattone di argilla crudo ha dimensioni di 40 x 20 x 12 cm per le murature del piano terreno e 38 x 18 x 12 cm per il primo piano e altri piani sopraelevati. Viene realizzato con un impasto di paglia e argilla “gragori”, che contiene intrusioni di minuscoli ciottoli di fiume. Ha un aspetto piuttosto secco ed è reperibile allo stato naturale in tutta l’area su cui sorge l’abitato di Assemini.
Le proprietà termiche del ladiri
Il ladiri è un materiale che ha proprietà termiche molto interessanti. La sua capacità di accumulare calore e di mantenerlo per molte ore lo rende ideale per gli edifici situati in zone con clima rigido e freddo. Inoltre, grazie alla sua porosità, permette un’ottimale circolazione dell’aria e quindi una buona ventilazione interna degli edifici.
La conservazione del ladiri
Per conservare il ladiri in buone condizioni è importante eseguire periodicamente interventi di manutenzione e di pulizia. In particolare, è necessario eliminare la muffa che può danneggiarne la superficie. Inoltre, per prevenire la formazione di umidità, è importante mantenere una buona ventilazione interna degli edifici.
La riqualificazione del ladiri
Nel corso degli anni, molte case rurali costruite con il ladiri sono state abbandonate e hanno subito un processo di degrado. Oggi, tuttavia, grazie alla consapevolezza della sua importanza storica e culturale, molti proprietari decidono di riqualificare gli edifici e di riportare in vita la tradizione costruttiva. Questi interventi di recupero e di conservazione sono molto importanti per preservare la memoria storica e culturale della Sardegna.