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Sa Babbaieca – geronticidio in Sardegna

babbaieca

Un sentito ringraziamento agli amici di Agugliastra.it per averci consentito di pubblicare alcuni articoli relativi alle leggende dell’Ogliastra. Iniziamo con Sa Babbaieca, leggenda relativa al rituale dell’uccisione degli anziani.

sa babbaiecaBabbai significa “babbo”, nonno, vecchio ed Eca significa “entrata” o “uscita” da o verso un sentiero campestre. Babbaieca significa quindi uscita del nonno, del vecchio. A Gairo è il toponimo di un sentiero che finisce in un precipizio nel quale in età preistorica venivano spinti i vecchi dai propri figli, perché erano reputati improduttivi, semplicemente ingombranti. Si trovava nei pressi del ponte sul rio Pardu, ad un migliaio di metri dall’abitato. La leggenda racconta la fine di quella usanza colma di ingratitudine barbara.
Un vecchio chiese ai figli che lo spingevano verso quel baratro che gli permettessero di riposarsi alquanto perché era stanco. “Anch’io, disse, in questo sasso lasciai sedere mio padre, quando lo conducevamo a Sa Babbaieca”. I figli acconsentirono alla estrema richiesta e mentre guardavano il babbo seduto, accasciato, furono terrorizzati al pensiero che un giorno anch’essi sarebbero stati condotti, per quel sentiero al baratro tragico. Si guardarono negli occhi e ciascuno lesse nel volto degli altri il proprio terrore. Per scampare anch’essi a quella sorte inumana e crudele decisero di riportare a casa il vecchio padre e lo tennero nascosto agli occhi dei tutori di quel macabro rito. Da quel giorno il benessere riempì la loro dimora, suscitando la sorpresa di tutti i compaesani, curiosi di conoscerne le cause. Scoprirono poi che quel benessere era dovuto ai saggi consigli che il vecchio nascosto dava ai propri figli, che il vecchio quindi per la sua saggezza era utilissimo ai giovani e decisero di conservare poi vivi i genitori finché Dio non li chiamava a sé. Quell’uso crudele viene tuttora ricordato nelle imprecazioni che gli adirati lanciano contro chi dà loro fastidio: “Ancu ti ‘nci ettinti in Sa Babbaieca” (Che possano gettarti nella Babbaìeca).

Fonte Agugliastra.it