Il tesoro è sotto i nostri piedi. Lo è stato per secoli: nascosto e paradossalmente esposto alle intemperie del tempo che passa veloce e divora tutto.
Però, stavolta, sarò presuntuoso: vi parlerò di un tesoro che sembrerebbe capace di ingannare il tempo. Perché sottoterra, nelle grotte dove ci caleremo (con l’ausilio delle immagini di Andrea), il tempo è un servo sciocco che si inchina al cospetto del buio. Ed ecco a voi, signore e signori, Cagliari sotterranea! Donna dell’intimo e del segreto.
Donna che cattura l’attenzione per il suo fascino e la sua bellezza ed ha avuto tanti amanti: i popoli colonizzatori che l’hanno scolpita nella roccia, e l’hanno amata, ampliata, fatta crescere. E qualcuno, per farsi spazio nella roccia ci ha perfino lasciato le penne. Cagliari underground: si tratta di una città sotto la città. Con le strade buie e le piazze fatte d’acqua: i laghi sotterranei.
Gorgoglii ed echi sinistri saranno la musica per le vostre orecchie: le trombe che annunciano l’incanto delle cattedrali sotterranee, le chiese rupestri ed i fini intarsi dello scalpello che piegò la natura, quando l’uomo volle ricavare i propri spazi per cercare l’acqua, per estrarre la pietra da costruzione e così via.
Mi riferisco alle grotte, ai cunicoli ed alle gallerie. Alle tombe ed ai sepolcri, le cave sotterranee e le cisterne. Ed ancora: passaggi segreti, cripte misteriose e acquedotti dimenticati. Che posti: unici e spettacolari. Situati sotto strade e le piazze che percorriamo abitualmente, a volte ignari dei vuoti che si dipanano in lungo e in largo, talvolta per chilometri.
Sono luoghi nati un po’ in sordina, tanti secoli or sono. Anzi, parecchi millenni fa. Già, perché l’uomo, fin dalla preistoria, utilizzò le caverne per i motivi che già saprete: per abitare nel grembo di madre terra, per pregare, rifugiarsi o seppellire i propri cari. Eppure, non esiste cavità simile ad un’altra cavità. Perché fenici, punici romani e gli altri popoli che colonizzarono l’isola, hanno modificato la roccia, piegando la natura. Scoprirete che le tombe antiche non sono tutte uguali. Così le necropoli ed i cunicoli, le gallerie ed i passaggi segreti.
Trattenete la curiosità… ancora per poco. E parlatene con gli amici, di queste grotte, magari chiedete loro: sei mai sceso in un buco sotto Cagliari?
Scoprirete che qualcuno, magari è stato guidato dall’occhio della telecamera, davanti al piccolo schermo. E qualcun altro, sessant’anni fa, si rifugiò nelle oscure stanze sotterranee. Sapete, sono certo che tutti noi, almeno una volta nella nostra vita, abbiamo provato curiosità per i luoghi nascosti della nostra città.
Nelle grotte troverete tante risposte a tanti perché. Scoprirete la melodia dell’acqua che gocciola, scorre, ristagna e crea vie spumeggianti percorribili con il canotto. Troverete le tracce dei nostri antenati. E fate attenzione: potreste incontrare strani esseri: pipistrelli innocui, eccetto le orme degli esseri leggendari, dei nostri antenati e perché no, potreste scorgere i fantasmi burloni. Questi ultimi, pronti a tutto pur di non rivelarvi i tesori materiali, che i pisani e gli aragonesi occultarono nelle viscere della terra.
Basta aprire un tombino, scalare un pozzo, strisciare nel fango: il mondo del buio non è poi tanto lontano dal nostro vivere quotidiano. Perché Cagliari sotterranea è un regno sepolto e come tale si estende parallelo alla città solare.
E’ un regno labirintico, che dorme sotto un cielo di roccia. E le stelle di quel mondo silenzioso potreste esser Voi, che passerete sottoterra senza lasciar traccia, con il vostro fascio di luce. Per vedere, imparare, raccontare. Come d’altronde abbiamo fatto in questa pagina, grazie allo staff di Contusu, per regalarvi, seppure per poco, qualche emozione.
A presto
Marcello Polastri
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